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- Londra
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Londra Luoghi & Persone
1.
Shoreditch
Da luogo centrale nel flusso migratorio che ha portato nuova linfa all’interno della comunità londinese, a quartiere arty e particolarmente amato tra i più giovani. Shoreditch, nell’East End di Londra è l’esempio di come il tempo sia capace di cambiare rapidamente l’entità dei luoghi; in particolare nelle metropoli come quella londinese. Colpa della gentrificazione? Forse sì, ma anche naturale mutamento di una zona che ha saputo raccogliere gli impulsi provenienti dalle nuove comunità restituendo una multiculturalità che è anche sinonimo di apertura alle novità e alle tendenze più innovative. Tra opere di Banksy, mercatini e vita notturna, Shoreditch è il luogo ideale per amanti del vintage e dei negozi ricercati. Tra Old Street e Brick Lane troverete certamente il vostro posto ideale.
2.
Hans-Ulrich Obrist
Nato nell’anno dei grandi cambiamenti (1968), Hans-Ulrich Obrist è un curatore d’arte, critico e storico dell’arte, oltre che co-direttore delle esibizioni e dei programmi internazionali della Serpentine Gallery di Londra. Oltre all’attività di curatore, Obrist è autore del programma The Interview Project, in cui vengono intervistati personaggi del mondo dell’arte tentando di preservarne il lascito. Una sorta di grande archivio della memoria artistica degli ultimi 50 anni. Obrist è anche co-editor della rivista Cahiers d’art.
3.
Barbican Centre
Nelle centralissime strade della city, sorge uno dei centri teatrali più importanti d’Europa. Situato a nord di Londra, in seno al Barbarican Estate, complesso che ospita concerti di musica classica e contemporanea, spettacoli teatrali, mostre d’arte e sale cinematografiche, il Barbarican è un centro culturale multifunzionale dall’attività intensa. Inaugurato nel 1982, il complesso è di proprietà della City of London Corporation, la terza fondazione artistica più grande della Gran Bretagna. Al suo interno hanno sede anche la London Symphony Orchestra e la BBC Symphony Orchestra, in un vero e proprio omaggio alla città di Londra.
4.
Martino Gamper
Bolzanese, classe 1971, Martino Gamper ha studiato a Vienna, studiando scultura con Michelangelo Pistoletto e laureandosi alla locale Accademia delle Belle Arti. Nel 2000 ottiene un master presso la Royal College of Art di Londra dove si trasferisce e vive, dopo un breve periodo milanese.
Con il progetto 100 Chairs in 100 Days and its 100 Ways, cominciato nel 2005, si è specializzato nel riutilizzo di materiali inutilizzati; con 100 sedie smontate e rimontate in nuove combinazioni. Negli anni ha lavorato in diverse campi, dall’interior design alle limited edition – ricevendo numerosi premi – ed è sicuramente uno dei giovani designer che meglio ha raccolto e reinterpretato la poesia e l’intelligenza delle grande eredità italiana di Munari e Sottsass.
5.
Dover Street Market
Il Dover Street Market è un shop multilivello e concept store creato da Rei Kawakubo, visionaria stilista giapponese, fondatrice del brand Comme des Garçons e scopritrice di talenti come Jun Takahashi (Undercover) e Junya Watanabe. DSM è una vera e propria retail experience, caotica e ordinata allo stesso tempo, e dove è possibile trovare alcune delle più innovative espressioni della moda contemporanea internazionale, presentate attraverso installazioni sviluppate in collaborazione con artisti e designer. Da sempre situato in uno storico edificio di Dover Street, a poca distanza dall’ Institute of Contemporary Arts, il concept store londinese si è di recente trasferito ad Haymarket. Dopo il successo inglese, Dover Street Market si è espanso aprendo nuove sedi a Tokyo, New York e Beijing.
6.
Lyle’s
Situato in un vecchio affumicatoio per le foglie da tè nel cuore di Shoreditch, il Lyle’s è uno spazio luminoso, immerso in un contesto dal bianco elegante e asettico. Lo chef è James Lowe, uno dei più celebrati tra i membri della Young Turks Collective, oltre che uno dei più talentuosi cuochi presenti sul suolo londinese. Il Lyle’s si presenta come un ambiente rilassato in cui è possibile gustare piatti dai colori incredibili e dalla composizione ardita. Tra cuori di bue con foglie di lattuga e cetrioli, vellutate di cipolle e pezzi di montone dal taglio grosso adagiato su crema di acciughe, la cucina del posto fonde prodotti britannici di stagione rinnovandone l’utilizzo di portata in portata.