Places

In un’epoca globalizzata e quasi senza più confini, almeno culinari, un vino deve sapersi adattare a ogni tipo di cucina. I vini Santa Margherita sanno parlare in tutte le lingue del mondo, e lo hanno dimostrato in varie occasioni. L’incontro tra Santa Margherita e la cucina peruviana si è concretizzato nell’estate del 2015, nell’evento dedicato al food più importante dell’anno: l’Esposizione universale di Milano. Nell’ambito del programma Un vino, due culture, lo chef Diego Muñoz del celebre ristorante Astrid & Gastón di Lima, in Perù, ha ideato il perfetto menù da abbinare ai vini del Gruppo Santa Margherita. Perché la scelta della cucina peruviana? Perché è una delle più ricche al mondo: utilizza ingredienti freschi, prodotti tipici della terra andina e dei mari sudamericani, e in più è stata influenzata dalle onde di migrazione che hanno segnato la storia della Nazione: partendo dall’Europa per arrivare fino all’Estremo Oriente. I consigli di Muñoz sono sapienti ed esperti, e possono essere un ottimo manuale di ispirazione per tutti gli aspiranti chef. Il piatto forse più celebre della cucina peruviana è il ceviche chalaco, ovvero il pescato del giorno, marinato con lime e peperoncino rocoto, ricci di mare, avocado e calamaro croccante. Da abbinarsi, un Metodo Classico Brut Rosè Athesis, DOC dell’Alto Adige (Kettmeir). Diego Muñoz ha continuato poi con una Causa de pulpa de sangrejo, un tortino ripieno di patate con pasta di peperoncino peruviano ajì amarillo, polpa di granchio, dragoncello e pomodoro semi-secco, abbinato a un Luna dei Feldi Alto Adige DOC del 2014 (Santa Margherita). Successivamente, un altro piatto forte della cucina locale: arroz con pato, e cioè riso con zucca peruviana loche, coriandolo, petto d’anatra e insalata di ravanelli. Il vino? Chianti Classico Gran Selezione DOCG Vigneto di Campolungo, anno 2010 (Lamole di Lamole). Per chiudere, un classico, come suggerisce il nome: il clásico peruano è un dolce di mais viola, riso al latte dolce e frutti rossi, da abbinarsi a un Moscato Rosa Athesis dellAlto Adige, DOC, del 2011 (Kettmeir). Il cibo come strumento di conoscenza di culture lontane, sorprendenti, dal punto di vista culinario e non solo. Esploratori del gusto, nel vero senso della parola.